Risposte F.G.
Cari Amici, per quanto il discorso Fiamme Gemelle vi aggradi e vi tormenti, se non avete altri dubbi o curiosità, va necessariamente accantonato, perchè ritengo di avervi detto tutto ciò che a riguardo posso sapere. Tutto il resto, rischia di vederci alimentare l'egoico fuoco del romanticismo e dell'illusione e non è questa la destinazione d'uso che voglio imprimere al blog.
Come ultimo intervento a riguardo, risponderò a un pò di vostre domande, perchè mi sembra che molti di voi rischino di sfociare nell'ossessione dell'Anima e questo va assolutamente evitato.
Ezio mi chiede, nel pieno del tormento che veramente posso comprendere, se è possibile amare qualcuno al punto da arrivare a odiarlo perchè lo si ama troppo; dunque, al di là di complicazioni mentali, la risposta è sì. Ricordiamo che le F.G. sono Complementi divini di Quinta dimensione, che inglobano lo stesso Spirito. Avere lo stesso Spirito significa essere UNA sola essenza androgina, che, per motivi di evoluzione, si vede scindere sui piani dimensionali di incarnazione: una va a rivestire la parte femminile e una maschile, ognuna con la propria Anima.
Amici, cosa significa essere UNA sola essenza e avere ognuno la propria Anima? Significa che queste vite altro non sono che l'illusione di un distacco che in realtà non esiste. Voi e la vostra F.G. state percorrendo una strada apparentemente diversa, ognuno ha le proprie relazioni e le proprie situazioni, ma tutto si riconduce a un'evoluzione unica. Non esiste un distacco, chi ha la facoltà di avere contatti superiori attraverso i sogni o l'ipnosi può rendersi conto della verità di quanto vi sto dicendo.
Ma in concreto cosa accade qui sulla Terra?
La traslazione del contatto gemellare sul piano di questa incarnazione è tanto più sconvolgente quanto più le due Anime sono evolute, perchè avvertono che non è un contatto "normale", che l'altro è se stesso e che non può esistere un altro contatto più intimo a livello animico. La razionalità umana cerca invano di catalogare il contatto sotto qualche nota categoria, ma in fondo non si è parenti, non si è amici, non si è fidanzati o amanti. Amici, cercate di accettare che esiste una categoria "invisibile", e che non siete voi ad essere entrati in tilt!
Una peculiarità delle F.G. è che i canali comunicativi sono immediati: esse possono stare lontane per anni, per poi ritrovarsi e avere l'impressione che non si sono mai allontanate, possono leggersi nel pensiero, carpire qualsiasi stato d'animo persino a distanza, trovarsi "casualmente" fra mille persone, dire in sincronia le stesse parole, sapere tutto dell'altro senza sapere nulla della sua quotidianità.
Una situazione del genere può ingenerare rifiuto, incomprensioni, e frustrazione dovuta a inibizione, perchè ci si può ritrovare a non sapere più cosa e come si deve fare. E' chiaro che, per un essere umano, quello che può essere avvertito è un grande malessere. Raramente questo contatto trova un equilibrio sostenibile in questa dimensione.
Solitamente, va a finire che ci si allontana ma che si vivrà sempre con un senso di insoddisfazione interiore tale da poter desiderare di morire per tornare "a Casa", dove la naturale fusione ci ristora e rassicura.
Nel peggiore dei casi, se questo malessere è attribuito erroneamente alla presenza dell'altro, ecco che allora sì, come mi chiede Ezio, può scattare persino un terreno odio di autodifesa. Si crede che sia l'altro a farci stare male... in realtà è che le F.G. soffrono profondamente nello stare separate, non è la loro naturale esistenza.
Nicoletta mi scrive in modo emblematico e centra l'essenza del contatto:"Mi sembra che stargli vicino mini la mia identità psicologica, non so più chi sono e dove sono, più lui mi parla più ogni parola mi riporta dove sento che appartengo, lontano da qui, lontano da tutto quello che mi circonda. Non sono più Nicoletta, non ho più 34 anni, di fronte non ho altro che me stessa denudata di tutto, e osservare le sue piccole gestualità, conoscere cosa veramente pensa dietro ogni sua parola e ogni sua non parola, mi fa sentire così stordita... così male!!! vorrei dirgli - ti prego non parlare più, interrompi questa voce, mi trasmette troppo - ma persino i suoi silenzi parlano. Cara A. chi siamo veramente e cosa ci stiamo a fare qui?se gli sto vicino mi sento persa nel vuoto di un universo che non conosco, dopo un incontro breve sono in grado di stare sul letto per ore a fissare la parete e a ubriacarmi d'amore, se gli sto lontano bramo di rivederlo, se lo rivedo non posso fare altro che provare la più frustrante delle inibizioni, come se i pensieri sostituissero anche le azioni. Perchè un angelo custode non mi invia il suo caloroso aiuto? Lo chiedo da mesi, cara A."
Molti di voi mi chiedono il senso di un tale incontro se è precluso lo stare insieme: so benissimo che stare sospesi fra l'incapacità di allontanarsi e la tendenza a volersi fondere è dolorosissimo, ma il senso è l'apprendimento dell'Amore incondizionato, che può essere altresì diretto ad altre Anime. In più, un contatto del genere ci spinge necessariamente a ricercare il senso della nostra vita e ad aprire gli occhi su chi davvero siamo. Spiriti in viaggio, lontani da Casa, che fanno esperienze di incarnazioni. Una volta compreso questo, potrete accelerare il percorso evolutivo. Cercate di abbandonare l'ossessione. Se nel piano vitale è ritenuto giusto stare insieme in una relazione terrena, sarà così che andrà. Altrimenti, significa che non avete bisogno di una relazione terrena con la vostra F.G., non nei prossimi 40-50-60-x anni. Che cosa sono, in fondo, rispetto all'Eterno che sempre vi unisce?
Un caloroso abbraccio, coraggio...
A.
Come ultimo intervento a riguardo, risponderò a un pò di vostre domande, perchè mi sembra che molti di voi rischino di sfociare nell'ossessione dell'Anima e questo va assolutamente evitato.
Ezio mi chiede, nel pieno del tormento che veramente posso comprendere, se è possibile amare qualcuno al punto da arrivare a odiarlo perchè lo si ama troppo; dunque, al di là di complicazioni mentali, la risposta è sì. Ricordiamo che le F.G. sono Complementi divini di Quinta dimensione, che inglobano lo stesso Spirito. Avere lo stesso Spirito significa essere UNA sola essenza androgina, che, per motivi di evoluzione, si vede scindere sui piani dimensionali di incarnazione: una va a rivestire la parte femminile e una maschile, ognuna con la propria Anima.
Amici, cosa significa essere UNA sola essenza e avere ognuno la propria Anima? Significa che queste vite altro non sono che l'illusione di un distacco che in realtà non esiste. Voi e la vostra F.G. state percorrendo una strada apparentemente diversa, ognuno ha le proprie relazioni e le proprie situazioni, ma tutto si riconduce a un'evoluzione unica. Non esiste un distacco, chi ha la facoltà di avere contatti superiori attraverso i sogni o l'ipnosi può rendersi conto della verità di quanto vi sto dicendo.
Ma in concreto cosa accade qui sulla Terra?
La traslazione del contatto gemellare sul piano di questa incarnazione è tanto più sconvolgente quanto più le due Anime sono evolute, perchè avvertono che non è un contatto "normale", che l'altro è se stesso e che non può esistere un altro contatto più intimo a livello animico. La razionalità umana cerca invano di catalogare il contatto sotto qualche nota categoria, ma in fondo non si è parenti, non si è amici, non si è fidanzati o amanti. Amici, cercate di accettare che esiste una categoria "invisibile", e che non siete voi ad essere entrati in tilt!
Una peculiarità delle F.G. è che i canali comunicativi sono immediati: esse possono stare lontane per anni, per poi ritrovarsi e avere l'impressione che non si sono mai allontanate, possono leggersi nel pensiero, carpire qualsiasi stato d'animo persino a distanza, trovarsi "casualmente" fra mille persone, dire in sincronia le stesse parole, sapere tutto dell'altro senza sapere nulla della sua quotidianità.
Una situazione del genere può ingenerare rifiuto, incomprensioni, e frustrazione dovuta a inibizione, perchè ci si può ritrovare a non sapere più cosa e come si deve fare. E' chiaro che, per un essere umano, quello che può essere avvertito è un grande malessere. Raramente questo contatto trova un equilibrio sostenibile in questa dimensione.
Solitamente, va a finire che ci si allontana ma che si vivrà sempre con un senso di insoddisfazione interiore tale da poter desiderare di morire per tornare "a Casa", dove la naturale fusione ci ristora e rassicura.
Nel peggiore dei casi, se questo malessere è attribuito erroneamente alla presenza dell'altro, ecco che allora sì, come mi chiede Ezio, può scattare persino un terreno odio di autodifesa. Si crede che sia l'altro a farci stare male... in realtà è che le F.G. soffrono profondamente nello stare separate, non è la loro naturale esistenza.
Nicoletta mi scrive in modo emblematico e centra l'essenza del contatto:"Mi sembra che stargli vicino mini la mia identità psicologica, non so più chi sono e dove sono, più lui mi parla più ogni parola mi riporta dove sento che appartengo, lontano da qui, lontano da tutto quello che mi circonda. Non sono più Nicoletta, non ho più 34 anni, di fronte non ho altro che me stessa denudata di tutto, e osservare le sue piccole gestualità, conoscere cosa veramente pensa dietro ogni sua parola e ogni sua non parola, mi fa sentire così stordita... così male!!! vorrei dirgli - ti prego non parlare più, interrompi questa voce, mi trasmette troppo - ma persino i suoi silenzi parlano. Cara A. chi siamo veramente e cosa ci stiamo a fare qui?se gli sto vicino mi sento persa nel vuoto di un universo che non conosco, dopo un incontro breve sono in grado di stare sul letto per ore a fissare la parete e a ubriacarmi d'amore, se gli sto lontano bramo di rivederlo, se lo rivedo non posso fare altro che provare la più frustrante delle inibizioni, come se i pensieri sostituissero anche le azioni. Perchè un angelo custode non mi invia il suo caloroso aiuto? Lo chiedo da mesi, cara A."
Molti di voi mi chiedono il senso di un tale incontro se è precluso lo stare insieme: so benissimo che stare sospesi fra l'incapacità di allontanarsi e la tendenza a volersi fondere è dolorosissimo, ma il senso è l'apprendimento dell'Amore incondizionato, che può essere altresì diretto ad altre Anime. In più, un contatto del genere ci spinge necessariamente a ricercare il senso della nostra vita e ad aprire gli occhi su chi davvero siamo. Spiriti in viaggio, lontani da Casa, che fanno esperienze di incarnazioni. Una volta compreso questo, potrete accelerare il percorso evolutivo. Cercate di abbandonare l'ossessione. Se nel piano vitale è ritenuto giusto stare insieme in una relazione terrena, sarà così che andrà. Altrimenti, significa che non avete bisogno di una relazione terrena con la vostra F.G., non nei prossimi 40-50-60-x anni. Che cosa sono, in fondo, rispetto all'Eterno che sempre vi unisce?
Un caloroso abbraccio, coraggio...
A.